9 aprile 2025 – Alessandro Piperno racconta Philip Roth

Philip Roth, ma non solo, al centro della splendida lectio magistralis di Alessandro Piperno: Fuorigioco 2025 infatti è segnato dalla presenza importante, costante di Proust. E come il finale della recherche si sovrappone perfettamente all’inizio della trilogia americana così la rassegna trova nello straordinario autore francese il proprio inizio ed il proprio epilogo.

Introdotto da Luigi Mascheroni, Piperno ha trattato magistralmente la carriera discontinua di Philip Roth, forte anche della sua stessa esperienza di scrittore di successo.

Una carriera complessa, quella del grande autore americano, fatta di alti e bassi: con lo straordinario successo di “Il lamento di Portnoy”, libro “proibito” che entusiasma il giovane Alessandro Piperno, ottiene un successo straordinario ma anche le critiche feroci non solo della comunità ebraica. Come per molti scrittori il successo è foriero di difficoltà: nel primo grande romanzo ogni scrittore “uccide” la propria storia familiare. Da qui comincia la complessa ed estenuante ricerca del capolavoro, che arriverà proprio con la trilogia, ricerca che vede protagonista dei romanzi il suo alter ego letterario Nathan Zuckerman. E all’apice di questa ricerca si crea quel parallelismo perfetto, quel cerchio che si chiude tra Roth e Proust. E solo ad una lettura superficiale la madeleine proustiana si discosta da quel confronto tragico col passato che caratterizza l’opera di Roth, perché anche in Proust l’effimera gioia presto svanisce lasciando il posto al rimpianto per momenti che mai più torneranno e alla constatazione di una realtà fatta di decadenza.