28 marzo 2024 – Paolo Morganti e Paolo Gulisano raccontano G.K.Chesterton

Fuorigioco 2024 si apre parlando di Gilbert Keith Chesterton, personaggio straordinario, giornalista, scrittore, saggista, critico.

Al centro della sua opera il giallo ed il mistery, frutto di una scelta precisa: far leggere le persone comuni. Così i racconti assumono spessore epico, si fanno specchio dei tempi (come spiegato bene da Paolo Morganti, che ha puntualizzato come sia difficile rendere nella traduzione l’infinito universo di citazioni in tutti i campi riguardo a quanto accadeva all’epoca in Inghilterra) e accanto ai misteri della quotidianità viene indagato il grande Mistero, quello con la M maiuscola, della vita umana.

Per lui “lo straordinario segreto del cristianesimo è la gioia”, e il segreto della gioia è la capacità di provare gratitudine, partendo dalla consapevolezza di ciò che abbiamo invece che dall’invidia e dalla frustrazione riguardo a ciò che ci manca.

Il binomio fede e ragione è per lui inscindibile, i due termini sono complementari e mai in contrasto, e ferma la convinzione che al centro ci deve sempre essere la verità. E, per trovare la verità è molto più importante porre le domande giuste che fornire risposte.

Amico dei grandi del suo tempo, aveva molto in comune con Arthur Conan Doyle (ed entrambi saranno poi amici dell’altra straordinaria scrittrice britannica del genere, Agatha Christie), fu fonte di ispirazione per moltissimi scrittori, tra cui l’insospettabile trio Jorge Luis Borges, John Ronald Reuer Tolkien e Antonio Gramsci.