1 aprile 2025 – Stenio Solinas racconta Joseph Conrad

Stenio Solinas ha magnificamente raccontato Joseph Conrad, scrittore atipico, capace di rompere ogni schema e tradizione della letteratura inglese che lo precedette, e che dovette battagliare con i suoi editori che avrebbero voluto farne un novello Kipling. Orfano di una nobile famiglia polacca, il padre fervente patriota di quella Polonia ammirata da tutte le nazioni europee che aspiravano all’indipendenza, viene adottato dal più quadrato e rigido zio professore di diritto. Per sfuggire al servizio militare lo zio lo manda a Marsiglia, dove il giovane Conrad conduce una vita dissoluta per alcuni anni e, oberato dai debiti, tenta il suicidio con un colpo al petto. Inizia così la sua carriera in Marina, necessariamente inglese, l’unica che avrebbe arruolato un disertore polacco. E, nel tempo, inizia a scrivere.

Porta nella letteratura inglese tutti gli elementi del mondo polacco e occidentale, tutti i temi della letteratura che amava, specialmente quella francese e italiana, e crea un unicum mai visto fino ad allora, capace di sconcertare gli editori alla spasmodica ricerca di un nuovo Kipling.

Originale il linguaggio, una trasposizione in inglese degli autori che amava, e originale il concetto fondamentale che segna la sua opera, quello dell’onore, così diverso da quello della società inglese, legato a concetti più istituzionali, mosso com’è da codici interni di comportamento e dalla volontà di trovare redenzione dopo aver commesso un errore.

E’ un romantico, per cui la vita è un sogno che ruota attorno ai valori di onore e fedeltà vissuti come forte ed intima motivazione personale.

Anche per questo Conrad è un corpo estraneo nell’Inghilterra coloniale, e nei suoi romanzi e racconti fa intravedere la nascita del nuovo colonialismo, sempre più legato alla ricerca sfrenata di arricchimento, e arriva addirittura a prevedere il destino futuro delle Americhe.